Formazione e progetti


22

Dic 2016

CONVEGNO ANTICHI MESTIERI

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Si è conclusa in una folta cornice di appassionati  la conferenza “Funaioli…” organizzata dalla della Camera di Commercio Maremma e Tirreno. I Briganti di Maremma hanno contribuito alla giornata con un intervento di Giulia Corti che ha presentato i progetti realizzati dal 2012 al 2015: Antichi mestieri e realtà giovanile: una possibile connessione tra passato presente e futuro” e “Giovani in connessione:territorio, sviluppo e radicamento”.

Il primo progetto mira ad un censimento delle realtà artigianali della Provincia con un reportage realizzato dagli studenti del Liceo Artistico di Grosseto sulle maestranze, le materie prime, gli utensili del mestiere.

Il secondo realizzato con l’intento di creare un continuum tra L’artigianato tradizionale e le nuove forme di espressione artigianale legate alle nuove tecnologie, i nuovi mercati e le forme di comunicazione, promozione e vendita online.

A partire da questi progetti i Briganti di Maremma puntano a creare un filone progettuale ancora tutto da sviluppare che oltre a promuovere la cultura delle tradizione popolari e l’identità del territorio maremmano possa rappresentare un metodo ed un modello di produzione artigianale dedicato alle nuove nicchie di mercato potenziando la sinergia  tra eccellenze, maestranze, prodotti tipici e territorio.

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15

Dic 2016

MOSTRA CONVEGNO SUGLI ANTICHI MESTIERI

Ciao a tutti,

I Briganti di Maremma vi invitano alla conferenza:
 
“Butteri, funaioli, carbonai, raccoglitrici di olive e calafati: antichi mestieri della Maremma e del Tirreno”.

A seguito del convegno sarà possibile per gli ospiti una visita guidata alla Collezione Ferretti, presso l’ex Convento delle Clarisse (nella stessa piazza della sala delle Contrattazioni, sede del convegno), oggi Museo Archeologico e d’Arte della Maremma.

La visita alla Collezione Ferretti,(una parte della quale dedicata agli oggetti da lavoro tradizionali e contadini) verrà illustrata da Paolo Nardini dell’Archivio delle Tradizioni Popolari della Maremma.

Vi aspettiamo il 20 Dicembre alla Sala Contrattazioni della Camera di Commercio in via Cairoli 10, (fronte Museo Archeologico)

COMUNICATO STAMPA

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Butteri, funaioli, carbonai, raccoglitrici di olive e calafati: antichi mestieri della Maremma e del Tirreno

Parole, documenti ed immagini

Martedì 20 dicembre alle ore 17 in Camera di Commercio a Grosseto si parlerà di Butteri, funaioli, carbonai, raccoglitrici di olive e calafati: antichi mestieri della Maremma e del Tirreno.

L’iniziativa intende promuovere la diffusione della storia e della cultura d’impresa locale attraverso la conoscenza e la riscoperta di antichi mestieri tipici del territorio tirrenico e maremmano: come quello delle raccoglitrici di olive, dei butteri, dei minatori e dei carbonai, che nei boschi della Maremma trasformavano il legno in carbone vegetale con un lungo processo di combustione.

Sarà questa anche l’occasione per aprire una finestra sugli antichi mestieri ancora oggi presenti e sulle prospettive future di tradizioni artigianali che affondano le loro radici nel tempo e nella storia di questo territorio.

Gli interventi dei relatori saranno accompagnati da un’esposizione di documenti tratti dall’archivio storico camerale, a cui si aggiungono riproduzioni a stampa di opere d’arte del Museo civico Fattori di Livorno, fotografie di collezionisti privati e pannelli didattici a cura dell’Associazione Briganti di Maremma.

Una sezione sarà inoltre dedicata agli spostamenti di lavoratori stagionali ed emigranti attraverso le linee di navigazione che collegavano la costa con l’arcipelago toscano, ed il porto di Livorno con il resto del mondo.

L’evento nasce dalla collaborazione con il Dipartimento di Civiltà e Forme del sapere dell’Università di Pisa ed il Museo civico G. Fattori di Livorno.

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Analoga iniziativa, declinata per il territorio livornese, si terrà nella sede di Livorno della Cciaa giovedì 15 dicembre 2016 alle ore 17.

L’ingresso è libero ma occorre segnalare la presenza a segreteria.generale@lg.camcom.it (0564/430249).

Grosseto, 7 dicembre 2016 Ufficio Stampa CCIAA Maremma e Tirreno

 

CAMERA DI COMMERCIO DELLA MAREMMA E DEL TIRRENO

Contatti Ufficio Stampa: Serenella Guideri, 0586 231.254


30

Mar 2015

ALTRI SPUNTI PROGETTUALI

Oltre alle tematiche principali descritte nell’articolo precedente, abbiamo condiviso con gli studenti alcune riflessioni che possono sicuramente essere considerate importanti o comunque da tenere in considerazione negli studi preliminari.

Il moderno ritorno all’AUTOPRODUZIONE nell’economia domestica

LA RETE ed in particolare i Blog da anni danno voce alle persone che per interesse si dedicano a tematiche di mille tipi, tra le quali anche l’autoproduzione di oggetti ma anche di cibo, prodotti di pulizia, (dai formaggi fatti in casa con agenti lievitanti o acidi comuni, yogurt, kefir, fermeenti in genere, tecniche di panificazione, kefir, ecc..) ma anche utensili, prodotti per la casa, orti urbani, ricerca di erbe spontanee, ecc..).

Insomma condividono, istruiscono altri utenti e li spingono a realizzare artigianalmente, in casa, ciò che di prassi è comprato ed anche ad avvicinarsi a conoscenze e tecniche di una volta e tecniche moderne.Chimica e scienza applicate all’alimentazione perlopiù…Un processo di diffusione democratica e gratuita con tanto di turtorials e video, ricette, consigli e dibattiti tra utenti.Una volta solo pochi avevano larga conoscenza di tali tecniche e le cose si facevano perché andavano fatte, oggi si fanno per passione, ed la qualità delle produzioni è altissima.

LA rete è diventata uno strumento democratico di diffusione di know how e quindi l’autoproduzione e GLI STRUMENTI DELL’AUTOPRODUZIONE sono da reinventare in chiave moderna.

Ecco solo alcuni esempi di nuovi prodotti per la casa e la cucina, sicuramente più idee e spunti che  progetti dal sottofondo culturale avanzato, ma sono comunque interessanti per capire nuove ironie, nuovi costumi (il kits, take away, gli oggetti nomadi) alcuni trend del mercato moderno.

nuovi oggetti

Stiamo tornando anche nell’economia domestica un po’ più sostenibili, attenti, più artigiani? e come migliorare con nuovi strumenti la cucina e in genere l’economia domestica?

IRONIA E FIGURE RETORICHE NELLA PROGETTAZIONE

Cercare gli oggetti più ironici e forti dell’”antidesign” moderno analizzandone l’approccio progettuale, linguaggio, le riflessioni: un modo  per capire i meccanismi della comunicazione e della
ricerca tramite le figure retoriche artistiche tipiche (e classiche) della pubblicità e design come ingrandimento, spostamento, defunzionalizzazione ecc..).

Questo possibile approccio al progetto ci invita a partire da oggetti della tradizione, “prenderli in giro”spostando la loro funzione, riutilizzarli per altri scopi, alterandone materiali,forma,tecnologia.
Dare luogo ad una piccola produzione di oggetti che siano spunto di riflessione e punto di unione tra tradizione e futuro, che possano essere fruibili e spendibili (mostre, esposizioni, ulteriori workshop, collaborazioni) a livello di comunicazione significa studiarne e comprenderne la forma, il significato, l’uso, l’ergonomia, la prossemica, la funzione, la semantica….

Gli oggetti realizzati potranno essere studiati per il mercato oppure potranno essere semplicemente opere artistiche che suscitino negli spettatori una riflessione mirata e ben comunicata sul suo uso, sulla funzione, sulla forma.Quindi potranno essere anche opere d’arte, studio su nuove funzioni, studi di utilità di oggetti spostati su altri usi grazie a figure retoriche tradizionali.

Insomma non è detto che i prodotti finali siano oggetti da usare, possono semplicemente diventare oggetti che fanno riflettere, ricordare, ridere, ma che comunque raccontano l’identità, la storia, la cultura del nostro territorio.

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30

Mar 2015

Lo studio sull’identità locale

Dovendo realizzare oggetti di uso con una forte componente di identità locale, i prodotti finali del progetto devono comunicare all’utente finale il percorso culturale realizzato per la loro concezione e realizzazione.

Per prodotto finale non si intende solo l’oggetto di uso, (con i suoi significati e significanti, le texture, materiali, forme e dettagli) ma anche il packaging, le immagini, il copywriting di presentazione, ovvero tutti i messaggi testuali presenti nel contenitore per comunicare, attirare, vendere l’oggetto e presentarlo.Durante tutta la fase progettuale il ragazzi vengono affiancati dai professori ma anche dagli artigiani (per lo studio dei materiali, degli strumenti e delle tecniche di lavorazione ecc.) e da professionisti della comunicazione e della progettazione, in modo da formasie non solo nelle conoscenze tecniche ma anche nel METODO PROGETTUALE (di cui si parlerà in un articolo dedicato), che tenga conto di tutte le componenti sociali, economiche, produttive e di comunicazione.

Di seguito riportiamo uno  schema di partenza per gli studi preliminari.Prima di mettere mano alla penna o alle matite si deve avere una panoramica chiara delle tematiche da seguire e da analizzare.

Fiume Ombrone
(e bacini idrici storici)
Inquadramento nelle varie epoche storiche:

  •  produzione archeologica
    produzione medievale
    economia contadina
    reperimento materiali
    ricerca di oggetti e architetture
    realizzate con i materiali dell’ombrone

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Roberto Ferretti
Fondatore dell’Archivio delle Tradizioni Popolari della Maremma Grossetana
Antropologia, cultura popolare, leggende, gestualità e riti in Maremma
TEMI
“Si raccoglieva l’umidità della notte da determinate piante a scopi augurali scaramantici e curativi…”
“legare le febbri” in un luogo lontano dall’abitato, recitando una formula che le avrebbe imprigionate, liberandone la comunità degli uomini.

  • > la befana
    > il carnevale
    > i riti del fuoco
    > le leggende
    > il teatro popolare (i bruscelli, la befanata, la maggiolata, o maggio lirico)
    > il mito nei riti dela cultura contadina
Di seguito alcune illustrazioni realizzate da Roberto Ferretti che saranno punti di partenza per gli studi dei ragazzi e per la realizzazione di oggetti di uso, che in questo caso raccontino Usi, costumi, ritualità e leggende locali.

Roberto Ferretti

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Materiali, materia e percezione (i 5 sensi)

Un altro tema fondamentale è quello dei materiali tradizionali.Ecco i punti chiave

  • >Analisi storica dei materiali e degli oggetti di uso
    Legno – vetro -stoffe – paglia – creta- ceramiche- metalli, ma anche particolari delle caratteristiche visive dei materiali, le texture, ruvidità, trasparenza, colore…
    I materiali saranno alla base delle riflessioni su forma, funzione, percezione, ovvero il rapporto tra i sensi e le risposte emotive e sensoriali tra oggetto e persona.
    Antichi mestieri e artigianato: Workshop sui materiali,  sulle tecniche di lavorazione tradizionali e su quelle moderne (dalle stampanti 3d, alle macchine a controllo numerico, ai nuovi materiali plastici.
    Antichi mestieri e artigianato

dalla rubrica di Maurilio Boni (dopo anni di ricerche e interviste..)

Un oggetto tradizionale tra i tantissimi presenti ne” gli oggetti della tradizione:

La Mazzacchera

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“…….Quando all’inizio della primavera cominciavano i primi piovaschi e i fiumi e i fossi facevano
la prima torba, allora era arrivato il momento di preparassi la mazzacchera. Bisognava procurarsi
il necessario e cioè: una canna lunga un tre metri, un altro pezzo lungo una metrata per fare il “
garzone “, un due metri di spago, un po’ di filo di refe, un peso che di solito era un vecchio dado di
ferro, un ombrello d’incerato, un filo di saggina che si prendeva da una vecchia scopa e cosa
principale dei bei lombrichi che non dovevano esse ne’ tanto fini, ma nemmeno troppo grossi.
Questi si trovavano facilmente sotto qualche trogolo o vicino alla concimaia.
La mazzacchera si preparava in questo modo: si prendeva il filo di saggina e lasciandolo lungo
circa un palmo, si appuntiva da una parte e dall’altra si spaccava per un piccolo tratto con la lama
di un coltello.
Nella cruna così ottenuta si infilava il filo di refe
e con questo si infilavano per la loro lunghezza i lombrichi, che per rendelli meno scivolosi erano
stati passati nella cenere….

Troverete gli altri oggetti nella rubrica “Gli oggetti di Maurilio” (MAURILIO BONI)

 


26

Mar 2015

Giovani in connessione: territorio, sviluppo, radicamento

I Briganti di Maremma stanno sviluppando un nuovo progetto legato all’identità del territorio locale, gli antichi mestieri ed i giovani che segue “Antichi mestieri e realtà giovanile: una possibile connessione tra passato presente e futuro”, precedente progetto, promosso nell’anno 2012 dalla Regione Toscana in collaborazione con il Dipartimento della Gioventù.

Anche questa volta sono i giovani al centro del progetto, i giovani delle classi 3A e 5B del liceo artistico del Polo liceale Bianciardi di Grosseto coordinati dalle professoresse Annarita Frate, Antonella De Felice, Eliana Grechi.

Il progetto dell’Associazione Culturale “I Briganti di Maremma” prevede uno studio sull’IDENTITA’ LOCALE, la tradizione, le materie prime del territorio, gli oggetti di uso tradizionale  e un possibile sviluppo progettuale di “NUOVI OGGETTI DELLA TRADIZIONE“, oggetti che si carichino dell’identità storica e culturale della Maremma, prodotti artigianalmente (ma con possibilità di riprodurli in piccole serie) con tecniche e materiali tradizionali, con un aspetto moderno ed un design attento ai loro impieghi (forma e funzione) e ai mercati in ascesa (studio del target, dei mercati relativi alle eccellenze locali, alle potenzialità economiche del territorio).

I punti cardine del progetto, dai quali sono iniziati gli studi sono:

i bacini idrici storici  (l’Ombrone, il lago Prile, il padule, l’Albergna), le relative materie prime e il contesto socioeconomico ad essi legato

il lavoro di Roberto Ferretti, Antropologo e fondatore dell’Archivio delle Tradizione della Maremma Grossetana, che per primo ha iniziato gli studi sull’identità locale e ha prodotto molta letteratura interessante

Il design di oggetti moderni, realizzati con tecniche tradizionali, che rappresentino la Maremma e la sua identità.

Il progetto prevede il coivolgimento di molti attori che stanno dando un contributo importante per la divulgazione delle tradizioni e per formazione dei ragazzi:

L’Archivio delle Tradizioni Popolari, Maurilio Boni con le sue ricerche, interviste, i suoi disegni e la sua piccola enciclopedia delle tradizioni, Gli artigiani Lorenzo Lucentini (lavorazione di legno e legno di ulivo e impagliatore), Michele Graglia (ceramista), Lucio Pari (fabbro e studioso delle tecniche di produzione tradizionali),  che si sono messi a disposizione per condividere le loro ricerche e realizzare i modelli (oltre a tenere workshops con le classi del liceo Artistico).

C’è moltissimo materiale (banche dati, ricerche, studi, illustrazioni,archivi, musei degli usi civici ecc..) riguardante la tradizione, ma è frammentato e spesso chiuso negli studi, nelle case, negli archivi.I Briganti si propongono anche di pubblicare e condividere rispettando la proprietà intellettuale delle opere i materiali online in modo da divulgare e promuovere la tradizione tramite le nuove tecnologie.