La proposta progettuale di Giorgia parte dallo studio formale del “prete”,(è diffusa diceria popolare quella di pensare che molti preti andassero sotto le coperte altrui) uno scaldaletto con una struttura in legno e un portabrace in metallo (suora) che veniva messo sotto le coperte e le teneva sollevate permettendo al calore emanato dalla brace di difforndersi.Usato fino agli anni ’60 è stato poi abbandonato anche per la sua pericolosità legata al rischio di fuochi che non di rado provocava.
Anche per questo motivo Giorgia ha visto bene di mantenere la forma e le linee di forza generali richiamando il tradizionale scaldino ma ne ha cambiato la funzione trasformandolo in una sdraia a dondolo.
Così facendo anche la figura del prete è stata riportata all’etico ruolo.Invece che infastidire con troppo calore sotto le coperte, è bene che torni a sostenere animo e corpo delle persone.